L’adozione del Fascicolo Sanitario Elettronico e la sua centralità nelle prospettive di sviluppo dei servizi di sanità digitale: questi i temi oggetto di riflessione durante la tavola rotonda “La centralità del FSE”, in programma il 26 novembre, alle ore 11.05, nell’ambito della giornata conclusiva del meeting AiSDeT.
L’incontro si colloca nell’ambito della giornata dedicata alla “Resilienza del Servizio sanitario e innovazione. Le scelte necessarie per il futuro” e vedrà la partecipazione di Alessandro Astorino (Coordinatore Gruppo C3I), Serena Battilomo, (Direttore SISN Ministero della Salute) e Mauro Moruzzi (Direttore scientifico eHealth Academy).
“Come C3I, nell’ultimo anno siamo stati impegnati in numerose attività di sensibilizzazione e formazione sull’adozione del FSE condotte in collaborazione con AGID, che ci hanno aiutato a raccogliere esperienze, comprendere le esigenze di medici e operatori e individuare gli attuali limiti delle soluzioni adottate in materia di Fascicolo Sanitario Elettronico sul territorio nazionale, traendone importanti spunti di miglioramento per il futuro” – dichiara Alessandro Astorino, Coordinatore del gruppo di lavoro C3I impegnato sui temi della sanità digitale.
“Se, da un lato, è sensibilmente aumentata la consapevolezza da parte della popolazione in materia di sanità digitale e la domanda di servizi per la salute sempre più avanzati e accessibili, dall’altra registriamo ancora dei ritardi e alcune resistenze nell’adozione anche da parte degli operatori. Riguardo l’adozione del FSE, in particolare, sono presenti differenze territoriali e regionali ancora troppo marcate. Queste resistenze sono a volte frutto di una generalizzata “paura al cambiamento”, ma sono anche causate da soluzioni digitali non sempre adeguate, non integrate con i processi o imposte dall’alto, senza reale coinvolgimento degli utenti”.
“I mesi di pandemia hanno aiutato a comprendere l’importanza di servizi avanzati a supporto della “memoria storica” del paziente, che rappresentano, di fatto, uno strumento importantissimo nel potenziamento delle possibilità di cura – conclude Astorino – Questa consapevolezza è oramai condivisa con la popolazione, per cui la domanda di servizi digitali in sanità non potrà che aumentare e richiederà processi di progettazione sempre più centrati sull’utente. Il meeting AiSDeT rappresenta un’occasione importante per mettere a fattor comune queste lezioni apprese e ripartire con maggior consapevolezza”.