25 novembre: al Meeting AiSDeT un focus su device e tecnologie emergenti al servizio della telemedicina per un SSN più vicino al paziente

Appuntamento al pomeriggio del 25 novembre con una sessione dedicata ai device e alle tecnologie emergenti al servizio della telemedicina, che vedrà l’intervento di Francesco Girardi, Medico Informatico fondatore della startup innovativa Electronic Smart Health.

Ho cominciato a lavorare e utilizzare la cartella elettronica per pazienti talassemici sin dal 1999 – racconta Girardi, intervistato da AiSDeT – Tanti anni di professione medica in corsia mi hanno aiutato a comprendere come il supporto informatico sia importante per gestire pazienti con co-morbosità e lunghe patologie: una condizione che nel tempo, riguarderà una percentuale sempre più grande di persone”.

L’evoluzione delle tecnologie, della Rete e dei device ci deve portare a considerare un generale ripensamento del sistema di cura e tutela della salute – continua Girardi – L’idea di fondo è quella di utilizzare le tecnologie digitali nella loro massima espressione, ma questa non va intesa esclusivamente nell’utilizzo di grandi macchinari specifici. Il cambio di passo va fatto nel senso di riuscire a connettere il territorio a una rete diffusa di dispositivi medici che deve arrivare fino al domicilio del paziente.”

L’incontro sarà occasione per una panoramica esaustiva sui device e sulle soluzioni software più avanzate che, operando nella logica dell’Internet of Medical Things, connettono tutti i device utilizzati per il monitoraggio e l’assistenza del paziente, permettendo di astrarre informazioni sensibili e delicate in ambito clinico.

L’incontro mira a mostrare come oggi siano sufficienti pochi investimenti, ma ben mirati, per portare sul territorio, fin nei singoli domicili, sistemi e soluzioni già in uso, certificati, di dimostrata efficacia anche in termini di privacy, sicurezza e capacità di astrarre dati e informazioni cliniche di rilievo: da dispositivi grandi quanto una carta di credito in grado di effettuare un elettrocardiogramma a distanza che sono utilizzabili per attività di screening su larga scala in tempi rapidissimi; oppure il fonendoscopio digitale che permette la tele auscultazione che potrebbe essere distribuito tra strutture dove l’assistenza medica continuativa non è può sempre essere assicurata, come le RSA.

Dal punto di vista tecnico molti limiti sono stati superati – conclude Girardi – Adesso è necessario avviare un lavoro intenso di sensibilizzazione della politica e della popolazione, così che si alimenti anche la domanda. A livello di organizzazione e sensibilizzazione politica, dobbiamo smettere di pensare all’ospedale come unico centro per curare bene le persone. È una concezione che il PNRR, purtroppo, non riesce ancora a superare e sulla quale dobbiamo vigilare. È urgente cominciare a ripensare il sistema, limitando l’ospedalizzazione alle fasi acute e gestendo le cronicità nell’ambiente migliore per la salute del paziente: casa propria”.

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