Dalla Salute di Comunità alle Comunità della Salute. Per un nuovo Welfare sociale

10 Dicembre – Auditorium Pontificia Academia ProVita – Piazza San Calisto 16, Roma
09.30 – 13.50

Il concetto di salute comprende anche il benessere mentale e sociale. La pandemia ha evidenziato la fragilità e i limiti dei sistemi sanitari e dei più tradizionali approcci biomedicali nell’affrontare sfide di salute sempre più complesse dal benessere mentale alle sue relazioni con il contesto sociale e ambientale, in uno scenario in cui le diseguaglianze anziché attenuarsi, sono in aumento.
Si evidenzia sempre di più il bisogno diffuso di focalizzarsi su ciò che genera benessere, qualità della vita e qualità sociale, agendo sugli aspetti di salute, cioè dei contesti in cui le persone nascono, crescono, vivono, lavorano e invecchiano.

La solitudine e l’invisibilità, infatti, della quale soffre una parte sempre più ampia di popolazione, sono spesso alla radice del male di vivere e delle difficoltà di gestione degli esiti delle patologie. Per questo, sentirsi parte di una comunità migliora la capacità di risposta del singolo e dei propri carer, familiari e professionali e, creando relazioni, riduce il disagio. Già il mondo anglosassone ha individuato una risposta, mettendo in atto il modello di “Prescrizione sociale”, che consente alle professioniste e ai professionisti dei servizi sanitari di utilizzare risorse non sanitarie presenti nella comunità per rispondere ai bisogni dei propri pazienti, attraverso alleanze strutturali sul territorio tra servizi sanitari, culturali e sociali. Un approccio, che ha reso possibile, già dai primi risultati, promuovere la salute diffusa, dimostrando miglioramenti generali in termini di salute mentale e aumento del senso di connessione sociale.

L’ Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che, dato uno il valore investito nell’”Art on Prescription”, si produca una sua triplicazione, che in tempi di ricerca di sostenibilità non è da sottovalutare. La chiave di questa modalità di intervento, ci dice l’OMS, è quella di partire dalla persona e di metterla al centro per rispondere ai suoi bisogni fisici, psicologici, sociali, attraverso la scelta di un modello della salute di comunità, che si allontani da una visione “riparativa” a vantaggio di un sistema “salutogenico”, che aiuti a costruire e promuovere la salute, coinvolgendo non solo i pazienti con bisogni, ma anche le persone “sane” e le risorse territoriali presenti; risorse utili per un’azione di integrazione e di condivisione comune.

Tutti, infatti, possono giovare di un percorso di “Prescrizione di Salute sociale”, ma sono le persone più fragili a poterne trarre il maggior beneficio, in particolare quelle con patologie croniche, sole o socialmente isolate, ad alto rischio di disturbi mentali e persone vulnerabili in genere, ad esempio a causa dell’età o della loro condizione economica. A fronte di uno scenario di sfide e trasformazioni così complesso, si parla delle potenzialità di un nuovo Welfare indirizzato a sostenere e assistere le diverse condizioni della vulnerabilità sociale e collettiva, coinvolgendo e mettendo a sistema sia gli attori pubblici che privati (industria, volontariato, terzo settore in generale), per un intervento fattivo e determinante per migliorare la salute di comunità e non ultimo per sostenere con successo i processi di cura e di assistenza dei modelli di medicina territoriale (DM 77). Segnando un punto di svolta significativo verso un approccio più integrato e coeso alla cura del paziente.

Un’azione che, nell’insieme, vede protagoniste anche e soprattutto le soluzioni digitali, in grado di fornire strumenti necessari ad integrare, connettere e gestire un sistema dagli aspetti di grande complessità sociale e di salute, rendendolo più accessibile, personalizzato e integrato, favorendo la sostenibilità e il bene collettivo delle comunità dei nostri territori, sia urbani che delle aree rurali e remote, di cui il nostro paese è costellato.

Programma

09.30
Saluti e apertura lavori

Rev. Renzo Pegoraro, Cancelliere Pontificia Academia Pro Vita
Maria Chiara Cadoni, Direttore UOC Nefrologia  ASL Medio-Campidano – AiSDeT

09.35
Politica e salute. La Sanità Italiana nella crisi del welfare
Franca Maino, Direttrice Scientifica Percorsi di secondo welfare – Associata Dipartimento di Scienze Sociali e Politiche Università di Milano
Edoardo Messineo, Docente di Eguaglianza, Diversità, Inclusione LUISS “Guido Carli”

10.05
Il ruolo delle Comunità per la promozione della salute. Verso nuovi paradigmi di salute
Tiziano Vecchiato, Direttore della Fondazione Zancan Padova
Flaviano Zandonai, Open Innovation Manager Consorzio CGM
Vincenzo Cascella, Coordinatore Ambulatorio Caritas Latina
Rev. Renzo Pegoraro, Cancelliere Pontificia Academia Pro Vita

11.05
Pausa

11.15
Diseguaglianze e accesso ai servizi socio-sanitari
Patrizia Ferragamo, Docente di Eguaglianza, Diversità e Inclusione LUISS “Guido Carli”

11.30
L’Accessibilità digitale come pilastro della salute di comunità
Andrea Venuto, Coordinatore tavolo tecnico scientifico Intergruppo Parlamentare Accessibilità Digitale

11.45
La logica della Community Building per le comunità di salute
Angelica Zazzera, Lecturer, Cergas – SDA Bocconi School of Management

12.00
Ripensare, valorizzare e riprogettare le reti di salute nei territori. Il ruolo degli strumenti e degli ambienti digitali
Sergio Pillon, Vicepresidente AiSDeT
Sara Bianchini, Centro Antartide Bologna

12.30
La salute di comunità per la prevenzione del disagio psicologico
Caterina Arcidiacono, Docente di Psicologia delle comunità, Università Federico II Napoli

12.45
L’impatto del digitale nella salute di comunità: danni e opportunità
Luca Bernardelli, Psicologo Consulente CNOP nei GDL Intelligenza Artificiale, Realtà Virtuale, Videogame e Social Media

13.00
Comuni, Welfare di comunità e salute
Maria Sebastiana Moro, Sindaco di Tramatza (Or)

13.15
L’impegno per la salute di comunità. Azioni regolatorie e istituzionali
Introduce:
Sen.ce Annamaria Parente, già Presidente Commissione Sanità Senato della Repubblica
Interviene: Cristina Tamburini, Dirigente di II fascia del Dipartimento della salute umana, della salute animale e dell’ecosistema (One Health) Ministero della Salute

13.35
Conclusioni
Invitata: On.le Eugenia Maria Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità

13.50
Conclusione

Informazioni e iscrizioni: segreteria@aisdet.it

 

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